Quando è necessario applicare una protesi oculare per neonato?

protesi oculare neonato

L’applicazione di una protesi oculare ad un neonato è un evento raro ma è indispensabile agire con tempestività quando necessario.

La patologia malformativa è il caso in cui l’inserimento precoce di una protesi adeguata condizionerà il corretto sviluppo della cavità orbitaria e dei tessuti delle palpebre.

L’anoftalmia congenita è la mancanza del bulbo oculare che spesso si associa a riduzione della lunghezza delle palpebre. In questi casi, appena fatta la diagnosi, si può e si deve intervenire entro il primo mese di vita.

Il neonato ha dei tessuti molto ben estensibili e, di conseguenza, l’intervento precoce permette di distenderli consentendo lo sviluppo e l’accrescimento degli stessi senza dover ricorrere alla chirurgia.

Le piccole protesi, inserite al neonato, non provocano alcun fastidio e sono applicate e sostituite in ambulatorio senza bisogno di anestesia.

Le protesi per neonato devono permettere una spontanea apertura e chiusura delle palpebre.

Sono da evitare protesi o conformatori che fuoriescono dalle palpebre e che possono provocare dei danni permanenti ai tessuti delle palpebre ed impediscono il corretto sviluppo dell’alloggiamento della protesi nella cavità.

Situazione alla nascita

Risultato dopo l’applicazione delle protesi oculari 

Le piccole protesi devono essere sostituite con frequenza mensile nei primi mesi di vita secondo parere del medico specialista e successivamente la sostituzione avverrà con meno frequenza in accordo con i risultati raggiunti.

L’applicazione e la sostituzione della protesi per neonato è indispensabile perché serve da espansore dei tessuti e della congiuntiva della cavità in cui sarà alloggiata la protesi.

Senza un intervento precoce il risultato finale del programma terapeutico nelle malformazioni sarà meno efficace.

Un altro caso in cui è necessario applicare una protesi ad un neonato è la necessità di asportare l’occhio per cause tumorali o infettive che possono verificarsi in età neonatale.

In questi casi, dopo l’intervento di asportazione del bulbo, al neonato sarà applicato un conformatore in sala operatoria, che verrà sostituito con la protesi a cicatrizzazione avvenuta, dopo due /tre settimane dall’intervento, senza bisogno di anestesia in ambulatorio.

PRIMA

DOPO

In questo caso la sostituzione della protesi avverrà con meno frequenza in quanto, non trovandoci di fronte ad un caso di malformazione, i tessuti delle palpebre sono normalmente sviluppati per l‘età, e sarà sufficiente sostituire la protesi seguendo il naturale sviluppo del bambino/a.

In tutti questi casi vi è la necessità di un team specializzato medico oculista – protesista che, collaborando tra di loro, individui il percorso personalizzato per il neonato e consenta la produzione e l’applicazione di una protesi customizzata adeguata al caso clinico al fine di ottenere il migliore risultato estetico possibile.

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Interviste

Passaggio su RAI Radio1 della storia di Mouhamed

 Su Rai Radio1 nella trasmissione “Che giorno è” si parla di Ocularistica Italiana! Non perdetevi dal minuto 44:25 la storia del piccolo Mouhamed, il bambino senegalese nato con anoftalmia bilaterale, che grazie alla collaborazione tra l’Ospedale Bambino Gesù, il team di Ocularistica Italiana e l’Associazione Kim è stato accolto in Italia e ha potuto ricevere le protesi necessarie. https://www.raiplaysound.it/audio/2023/07/Che-giorno-e-del-13072023-232df623-24c0-4840-9faf-5e5aa510974d.html“